I luoghi della cosa artificiale


Il dildo viene prevalentemente utilizzato in luoghi privati come camere da letto, ma sta sempre più prendendo piede l'utilizzo in luoghi pubblici, dove attraverso un telecomando il partner o la persona che lo indossa può attivare la vibrazione.

Le storie e i protagonisti della cosa artificiale
Maria Yagoda è la "tester" ufficiale dei sex toys per Vice, testata giornalistica che si occupa dei più svariati ambiti giovanili e mode. I suoi post sono letti in tutto il mondo, con descrizioni senza filtri e su esperienze molto intime e personali.
Ad esempio in questo post spiega di quando la sua amica controllava il suo vibratore. 

I brevetti della cosa artificiale

Come abbiamo già visto nel film Hysteria la masturbazione femminile fu teorizzata nell’Inghilterra dell’epoca vittoriana come cura per quell’insieme di disagi fisici, psicologici e psichiatrici raccolti sotto la definizione di isteria, ritenuta allora una patologia tipica delle donne: considerate inferiori agli uomini sul piano fisico ed emotivo, più deboli e disposte alla malattia, la maggior parte delle patologie di cui soffrivano veniva ricondotta a qualche forma di malfunzionamento degli organi genitali o dell’utero. Il “massaggio pelvico” veniva praticato da alcuni medici “specialisti” sulla paziente e poiché non c’era penetrazione non veniva in alcun modo associato a una pratica sessuale, benché l’obiettivo fosse quello di portare la paziente al “parossismo isterico”, definizione vittoriana dell’orgasmo.
Quindi il brevetto viene riconosciuto a Joseph Mortimer Granville, medico della fine dell' 800.

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